Uno dei mieli monoflorali più apprezzati per l’intensità e la finezza dell’aroma che riporta, senza dubbio, a quello dei fiori da cui deriva, le zagare. Le api sono fortemente attratte dai fiori d’arancio, tanto profumati quanto ricchi di nettare: le corolle ne tracimano, letteralmente. L’alveare odorerà anch’esso di fiori d’arancio, così come le api. Nella raccolta, le api non resistono all’attrazione di altre fioriture di agrumi, quali il mandarino e il limone e piccole parti di nettare di questi fiori si mischia, inevitabilmente, con quello di arancio.
Zone di produzione:
Sud Italia e Isole.
Colore:
allo stato liquido è molto chiaro, da quasi incolore fino al giallo paglierino. Quando cristallizza assume sfumature che vanno dal bianco fino al beige chiaro.
Cristallizzazione:
avviene in pochi mesi.
Odore:
di media intensità, floreale, ricorda i fiori degli agrumi e può suggerire un tenue aroma della buccia dell’agrume.
Sapore:
di media intensità, fruttato e floreale, piacevolmente acidulo.
Usi:
è uno dei mieli da tavola più apprezzato, poiché il suo aroma floreale colpisce piacevolmente e si abbina bene a quasi tutti gli alimenti dolci, è particolarmente utilizzato in pasticceria. Da provare con il pesce sia crudo che cotto. E’ sensibile alla cottura e le sue caratteristiche peculiari sono valorizzate al meglio usato freddo : per dolcificare e aromatizzare lo yogurt, la panna montata e i dessert a base di panna, mascarpone o ricotta. Indicato con i formaggi a pasta filata a diversa stagionatura: mozzarella, caciocavallo provola, scamorza. Gustoso se usato in una fresca bevanda estiva insieme a scorze di agrumi o a foglie di menta sminuzzate. Particolarmente adatto a dolcificare il tè.
Qualche curiosità:
Intorno all’anno mille sotto il dominio arabo furono importati in Sicilia alberi di arance a scopo decorativo: erano aranci amari, non commestibili ma molto belli. Da allora la coltivazione si è estesa a tutte le regioni del sud, dando origine a una delle coltivazioni più importanti d’Europa. In tutte le sue fasi vitali la pianta dona bellezza e aroma inimitabile: la zagara, il cui bianco immacolato è ancora simbolo di purezza è usato dalle spose nel bouquet, mentre il suo profumo viene distillato e utilizzato in profumeria e in pasticceria. D’inverno il frutto, oltre ad avere gusto e proprietà uniche, colora d’arancio le piantagioni.
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