Diego Pagani

Borgomanero (NO)

Diego Pagani, apicoltore di professione dal 1996, presidente di Conapi dal 2008. Ha circa 1000 arnie, nel piacentino, con cui produce soprattutto miele d’acacia e millefiori.
Mi sono avvicinato alle api perché ci sono stato in mezzo fina da piccolo; un mondo che mi ha sempre affascinato. Mio zio è apicoltore e mio padre, negli anni 80, lo era come secondo lavoro; dunque i primi insegnamenti li ho avuti da lui. Ho iniziato prima come dipendente poi ho deciso di costruire la mia azienda.
Sono nato a Novara nel ‘73 e ho frequentato la scuola d’arte. Ho fatto l’illustratore, soprattutto di libri per bambini, ma era un lavoro che mi procurava tensioni e frustrazioni e, attraverso le api, ho capito che il contatto con la natura mi consentiva ritmi di vita più sostenibili e più vicini a quello che sono.
Per la mia azienda ho scelto subito il metodo biologico perché penso sia l’unico modo di avvicinarsi alla natura con rispetto, sia per gli animali che alleviamo, sia per la terra che ci ospita. Penso che il requisito fondamentale per fare apicoltura biologica sia una volontà molto forte di apprendere un sapere che non è mai sufficiente. So che il nostro lavoro contribuisce, anche se indirettamente, alla salvaguardia del territorio naturale e sono convinto che il vero prodotto dell’apicoltura, il più importante, non sia il miele ma la biodiversità degli ambienti che l’impollinazione delle api garantisce.
Mi piace il fatto che il nostro sia un allevamento che non prevede la sofferenza animale che impiega animali non addomesticabili, a cui non è possibile imporre nulla: alle api puoi solo proporre delle cosi e più le conosci e più sarai bravo nel farlo.
Il nostro è un mestiere fatto in silenzio, ma con tutti i sensi allertati per interagire con le api e comunicare con loro.
Ho deciso di fare questo mestiere anche perché sapevo che con il mio lavoro avrei nutrito la gente, con il miele ma anche con tutti i frutti che le mie api contribuiscono a far crescere.