Tipologia Prodotto:
Millefiori, Acacia, Castagno.
Classe 1988, convenzionale, nomade, socio Conapi dal 2020.
Ero un ragazzino e mio padre conduceva qualche alveare nella vecchia cascina di famiglia; è in quelle limpide giornate d’estate, intrise del caldo umido della golena e dell’avvolgente profumo di miele, che ho iniziato a maturare uno sguardo curioso verso il magico mondo delle api.
Dopo alcune esperienze di lavoro all’estero, (Pechino e Londra su tutte) come business development manager, ho iniziato ad avvertire la crescente esigenza di ritrovare il contatto perduto con la natura del mio territorio. Nel corso dei numerosi viaggi di lavoro nelle grandi capitali del mondo mi sono più volte chiesto se la vera rivoluzione non fosse occuparsi della tutela di ciò che è piccolo e prossimo, piuttosto che dell’analisi del macro e del lontano a cui mi ero tanto dedicato. Volevo tornare a vivere le zone umide del fiume, terre d’acqua in cui sono nato e cresciuto, e nel pieno di una crisi climatica e ambientale senza precedenti si è fatta sempre più forte in me l’esigenza di spendermi in prima persona per la tutela dell’ambiente. In cuor mio ho sempre desiderato una vita a stretto contatto con la natura e le api erano le compagne di viaggio perfette per la realizzazione del mio progetto.
Mi muovo prevalentemente nelle aree rurali della provincia di Cremona avvalendomi del supporto di un collaboratore stagionale nel mentre della transumanza degli alveari.
ho 130 alveari e a filosofia alla base della mia azienda prevede un delicato presidio del territorio che garantisca un costante servizio d’impollinazione a cui si affianca il nomadismo stagionale, su brevi distanze, reso sempre più necessario dal crescente impatto portato da agricoltura intensiva, conseguente perdita di pascolo per le api e cambiamento climatico.
Ho conosciuto CONAPI per mezzo del mio maestro d’api, Matteo Federici, attraverso i suoi racconti durante le notti insonni dedicate alla transumanza estiva. Poi sono arrivate le chiacchierate con i grandi dell’apicoltura biologica del nord Italia, Francesco Panella e Luca Bonizzoni, che tra un prezioso consiglio e l’altro mi hanno fatto sognare di entrare a far parte della cooperativa: una grande famiglia fatta da apicoltori a sostegno dell’apicoltura italiana.
Essere apicoltore mi permette di vivere a stretto contatto con la natura e lavorare a fianco di un animale che porta beneficio al territorio in cui vive, favorendo la biodiversità e producendo al contempo un alimento buono, che non subisce trasformazioni e rispettoso dell’ambiente. Ad ogni raccolto ho il privilegio di vivere, in prima persona, il prodotto dell’armoniosa sinergia tra mondo animale e mondo vegetale. Oggi, così come secoli or sono, il ciclo produttivo del miele in natura rimane il medesimo, rendendo quello dell’apicoltore un lavoro artigianale e antico, in armonico equilibrio con il magico mondo delle api.