All’estremità dei rami dei pini, durante l’inverno è facile notare i nidi della Processionaria del Pino (Traumatocampa pityocampa), di colore biancastro e con un diametro di 10 – 20 cm. Le infestazioni delle larve di questa farfalla notturna, possono causare evidenti defogliazioni, specialmente quando le larve riprendono l’alimentazione dopo un periodo di pausa, durante l’inverno. In primavera, le larve si spostano al suolo dove interrandosi si trasformano prima in crisalide e successivamente in farfalla.
I bruchi svernanti che si organizzano in file sulle piante infestate, sono pericolosi ed è importante non toccarle, poiché sono provvisti di peli urticanti e microscopici che contengono sostanze in grado di causare infiammazioni cutanee, oculari, alle mucose e alle vie respiratorie anche gravi, sia per le persone che per gli animali. In ambito urbano è obbligatorio disinfestare gli alberi entro la fine di febbraio: è sufficiente effettuare la raccolta e la distruzione dei nidi larvali, con la massima cautela, evitando il contatto con i peli urticanti.
Si consiglia quindi un abbigliamento adeguato per raccogliere i nidi e bruciarli. È inutile utilizzare insetticidi per eliminare i bruchi in processione, poiché oltre ad avvelenare l’ambiente, questo trattamento non elimina i peli urticanti pericolosi per la salute.
I consigli sono stati forniti da Nicoletta Vai del Servizio Fitosanitario della Regione Emilia-Romagna e Roberto Ferrari di C.A.A. «G.Nicoli».