Una corretta strategia di lotta contro le larve di zanzara non produce effetti negativi nei confronti di api, farfalle e altri insetti utili. 

Come sempre, il ricorso a trattamenti contro le zanzare adulte deve avvenire solo in situazioni eccezionali, come nei casi di emergenza sanitaria.

COSA FARE?

La lotta deve colpire la zanzara nello stadio in cui non è nociva per l’uomo e va quindi indirizzata nei confronti delle larve che vivono nell’acqua. Qualora ci si rivolga a disinfestatori professionali, vanno sempre privilegiati i formulati microbiologici a base di Bacillus thuringiensis varietà israelensis da solo o combinato con Bacillus sphaericus, (ora riclassificato come Lysinibacillus sphaericus) innocui per l’uomo e gli animali e non inquinanti per l’ambiente. Nei casi in cui si faccia ricorso alle formulazioni antilarvali, facilmente reperibili in commercio e a base di Diflubenzuron, S-Methoprene o Pyriproxyfen, il loro impiego andrebbe limitato a pozzetti e caditoie, mentre in tutti gli altri casi andrebbero adottati i seguenti accorgimenti:
eliminare i manufatti non utilizzati che possono raccogliere acqua piovana;
mantenere riparato dalla pioggia ogni contenitore in grado di stoccare acqua;
eliminare i sottovasi;
tendere i teli di plastica impiegati come copertura in modo che non si creino ristagni;
eliminare lo stoccaggio permanente dell’acqua privilegiando l’innaffiatura diretta.

COSA NON FARE? 

Non eseguire trattamenti insetticidi contro gli adulti di zanzara. Hanno sempre un’efficacia limitata nel tempo e risultano tossici per le api e tutti gli altri insetti impollinatori.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare i tecnici del C.A.A. “Giorgio Nicoli” S.r.l.
(051/6802227) rferrari@caa.it