Si è svolto ieri a Bruxelles il primo incontro euro-mediterraneo tra le apicolture del bacino del Mediterraneo e le apicolture di Europa, promosso da APIMED, FELCOS Umbria e UNDP e organizzato presso la sede del Parlamento Europeo, per discutere delle principali opportunità e delle impellenti sfide del futuro, alle quali anche l’apicoltura è chiamata a rispondere:

 

  • Contrasto al degrado ambientale;
  • Tutela della diversità delle specie animali e vegetali;
  • Azioni per lo sviluppo sostenibile ed ecocompatibile;
  • Contrasto al degrado sociale, alla povertà.

 

Erano presenti numerose delegazioni appartenenti ad APIMED – Federazione Apicoltori del Mediterraneo, provenienti da paesi della sponda nord, della sponda sud e medio orientale del bacino mediterraneo e delegazioni provenienti da paesi dell’Europa continentale o paesi non aderenti ad APIMED.

Sono state presentate numerose relazioni che hanno tracciato un panorama dell’apicoltura in Europa e Diego Pagani, presidente di Conapi e della Commissione europea di Apimondia, ha esposto la situazione di larga parte dell’apicoltura italiana, in relazione alla competitività dei mieli mediterranei nel mercato nazionale e comunitario, alla luce delle emergenze produttive del settore.

Nel corso dell’incontro è stato elaborato un documento che raccoglie una complessiva richiesta di impegni rivolti all’Unione Europea, agli organismi internazionali, ai governi nazionali e locali, agli agricoltori e alle aziende di agro farmaci affinché si intraprendano azioni condivise ed efficaci, per tutelare il settore, in considerazione del ruolo fondamentale dell’ape per la conservazione della biodiversità, riconoscendo all’apicoltura il ruolo di bene comune globale.